UNUCI Brescia: Sacrario Passo Tonale - Museo della Guerra Bianca
Ponte di corde nel settore Adamello
Militari italiani sul Corno di Cavento
VISITA AL SACRARIO DEL PASSO DEL TONALE
La ripresa delle attività storico-culturali della Sezione di Brescia ha visto l’8 giugno, come primo viaggio del 2024, quello dedicato al Sacrario del Passo del Tonale e al Museo della Guerra Bianca di Temù, simboli del sacrificio dei nostri soldati nella Grande Guerra sulla parte più impegnativa del tratto di fronte bresciano, una vera e propria “guerra nella guerra” in altissima quota, prima di tutto contro gli elementi più che contro gli stessi austro-ungarici.
Il Sacrario Militare del Passo del Tonale (m. 1884) fu realizzato costruendolo sul recinto che accoglieva già il monumento alla Vittoria nella Grande Guerra costituito da una copia della statua della “Vittoria Alata” da parte di Timo Bortolotti che riproduce di una volta e mezza quella custodita a Brescia in Santa Giulia. Timo Bortolotti era nato a Darfo nel 1884, figlio di Angelo, cavatore in Valle Camonica che morì quando il piccolo Timo aveva solo otto anni. Questi, divenuto poi ufficiale nella 819^ Compagnia Mitraglieri - 8° Gruppo Alpini, nella Grande Guerra fu ferito prima alla testa, poi alle mani e infine alla gamba (Ortigara, 25 giugno 1917). Decorato con MAVM (cognome Bartolotti), recuperò la paralisi e tornò anche all’alpinismo. Timo perse la giovane moglie, Irma Laini, morta di parto nel dare alla luce la figlia Alba. Si risposò poi con Giuseppina Sala ed ebbe altre tre figlie (Gloria, Donatella e Milly); morì a Milano il 15 ottobre 1954.
La prima pietra del basamento della statua fu posta da S.M. Re Vittorio Emanuele III il 3 settembre 1922 e l'inaugurazione avvenne il 31 agosto 1924. L’idea di realizzare in seguito un ossario ipogeo si rivelò inadeguata per capienza e difficoltà di manutenzione. Nel 1933 avvenne così la trasformazione in Sacrario traslandovi le salme dei caduti riesumati da vari cimiteri militari del settore. Il Sacrario nella forma attuale fu inaugurato nel 1936 su opera dell’Architetto Pietro Dal Fabbro, che negli anni precedenti aveva progettato anche la trasformazione del Duomo di Bassano del Grappa in Tempio Ossario. Il Sacrario del Passo del Tonale custodisce le salme di quasi 900 Caduti provenienti dagli ex cimiteri militari della zona (Case di Viso, Ponte di Legno, Pezzo, Stadolina, Temù e Val d’Avio) – una cinquantina dei quali ignoti – oltre ai corpi recuperati in anni recenti per effetto dell’arretramento del ghiacciaio dell’Adamello. Ricordiamo che sulla facciata del Sacrario negli anni Cinquanta furono posti quattro gruppi scultorei in memoria di Alpini distintisi per il loro valore militare durante la “Guerra Bianca”.
In alto come si presentava l’area del monumento alla Vittoria. Qui a lato, a sinistra, un gruppo in visita al monumento al Passo del Tonale alla fine degli anni Venti; qui sopra: un’immagine del nuovo Sacrario in una fotografia scattata negli anni Cinquanta.
All’interno del Sacrario è stato osservato da parte della delegazione di UNUCI Brescia un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime della Grande Guerra.
VISITA AL MUSEO DELLA GUERRA BIANCA
Il Museo della Guerra Bianca di Temù nacque nel 1974 ad opera di alcuni amici che nel 1984 costituirono con atto pubblico l'Associazione "Amici del Museo della Guerra Bianca in Adamello". Si tratta di un “unicum” nel suo genere, ristrutturato e modernizzato in anni recenti, divenuto il più bel museo esistente sul primo conflitto mondiale nel settore dell’Adamello. Dopo una accurata visita guidata condotta dal personale del Museo la delegazione ha potuto assistere a un documentario sul fronte della Guerra Bianca.
Altre immagini della visita al Museo della Guerra Bianca di Temù:
In ricordo dei quasi novecento Caduti sepolti al Sacrario del Passo del Tonale illustriamo un breve approfondimento sulla piccola lapide custodita nel Museo della Guerra Bianca di Temù allora scolpita in memoria di cinque soldati italiani della 7^ Compagnia del 40° Reggimento Fanteria della Brigata “Bologna”. Il reparto, dopo avere strenuamente combattuto sul Carso, dal 25 gennaio 1916 era stato trasferito agli ordini della 1^ Armata con il 40° Fanteria raccoltosi inizialmente a Pisogne, sul lago d’Iseo, dove era stato raggiunto dai complementi. L’8 marzo i Fanti della Brigata “Bologna”, poi giunti in alta Valle Camonica, sostituirono gli Alpini del 5° Reggimento nel tratto di fronte tra q. 2773 del Tonale e q. 2013 dell’Alpe Paiola. Quelli del 40° Fanteria erano agli ordini del Colonnello Francesco Salice. Meno di due mesi qui i cinque soldati ricordati sulla piccola lapide, provenienti da ogni parte d’Italia, alle dieci del 2 maggio 1916 furono uccisi dalla stessa granata nemica che li colpì a q. 2100, nella zona sottostante Cima Cady (o Cadi) detta “Sella Tonale”. Cinque semplici nomi incisi sulla pietra che celano i dettagli delle loro vite spezzate:
VINCENZO MANGANO, figlio di Vicenzo e Rosa Falconeri, aveva ventuno anni ed era nato a Biscari (SR), poi divenuto Acate (RG), il 30 settembre 1895; fu inizialmente sepolto nel cimitero di Ponte di Legno ma non risulta poi traslato al Sacrario del Passo del Tonale; il suo nome è ricordato sul monumento ai Caduti del paese d’origine, opera dello scultore catanese Luigi Condorelli: il giorno dell’inaugurazione, il 4 novembre 1928, il poeta Carlo Addario lesse i versi di una sua straziante ode composta per l’occasione e intitolata “Il Calvario di una madre”: “Ai Guizzi tremuli di una velata lampada d'azzurro evanescente, la povera Maria al sonno il ciglio chiude sì dolcemente [...] Sogna! La madre, e le sogghigna il nulla!...”.
Il soldato Sante Mastrotto nella fotografia del necrologio pubblicato su “Il Corriere Vicentino” del 19 luglio 1916
MASTROTTA (in realtà MASTROTTO) SANTE (Santo), n. matr. 4082; figlio di Bortolo, ventotto anni, nato il 6 gennaio 1888 a Nogarole Vicentino (VI); reduce del Carso, era appena rientrato al Tonale dopo una breve licenza a casa; il luogo della sua prima sepoltura è ignoto ma risulta che il parroco del suo paese, Don Genesio Albanello, pagò di tasca propria la realizzazione di un sacello ossario nella piazza principale di Nogarole Vicentino, affidandolo all’Arch. Ferruccio Chemello (che progettò tra gli altri anche il grande Ossario del Pasubio): l’opera fu inaugurata nel 1931 con una grande cerimonia; il tenace parroco riuscì infatti a recuperare e a fare tumulare nel sacello i resti di 10 dei 50 compaesani caduti nella Grande Guerra; il nome di Sante Mastrotto risulta scolpito sulla lapide della colonna principale sovrastante il piccolo ossario.
PUPPO GIOVANNI (in realtà Domenico), n. matr. 2114; figlio di Domenico e di Lanni Lucia, ventuno anni, nato il 28 aprile 1895 a Grognardo (AL), sepoltura ignota; il monumento ai Caduti di tutte le guerre del suo paese non riporta i nomi dei militari.
CARBONE RAFFAELE, figlio di Giuseppe, contadino, e Lanni Lucia; n. matr. 4029, nato verso le diciotto del 18 dicembre 1893 a Paolisi (BN) nella casa di Via Croce n. 83, ventitré anni; era un giovane contadino di statura media, con i capelli e gli occhi castani e dal colorito bruno; fu inizialmente sepolto al cimitero di Ponte di Legno alla tomba n. 81 e poi traslato all’interno del Sacrario del Tonale; il suo nome è ricordato sulla grande lapide in piazza Armando Diaz a Paolisi.
VIRGILIO (in realtà Virgili) GIOVANNI, figlio di Desiderio Vittorio, agricoltore, e di una donna nubile, legittimato dal padre e da Virgili Dirce (poi sposatisi il 16 maggio 1905), aveva ventidue anni; il soldato riposa al Sacrario del Tonale; sulla lapide dedicata ai Caduti del paese di nascita il suo nome non risulta, forse perché egli era nativo di Quistello ma si trasferì altrove in gioventù.
FINCO GIUSEPPE BENVENUTO di Antonio e di Carli Maria, casalinga; n. matr. 24422, trentuno anni, secondo alcune fonti nato il 5 gennaio 1885 sull’Altopiano dei Sette Comuni, nel comune di Gallio (VI); in realtà ivi nato il 5 giugno 1885 in Contrà Camona; fu inizialmente sepolto nel cimitero di Ponte di Legno e poi traslato al Sacrario del Tonale. Il suo nome è ricordato sulla facciata della chiesetta di Santa Maria delle Grazie dedicata ai Caduti nel paese di Gallio.
La montagna vicino alla quale i cinque soldati persero la vita si scorge in lontanza, sopra il Passo del Tonale (foto sotto):
Le altre vette circostanti, visibili dal Passo del Tonale, sono esposte in queste immagini realizzate da Stefano Molgora:







Servizio fotografico principale di LIFEVIDEOFOTO (Brescia) - Sig. Luigi Mazzoleni. Si ringraziano inoltre per i contributi fotografici il Ten. Stefano Molgora e il Ten. Romeo Mainardi che hanno unito i propri scatti a quelli di Stefano Aluisini.