“IL CAPITANO - EMILIO LUSSU:

IL CARSO, L’ALTOPIANO E IL PIAVE CHE NON HA MAI RACCONTATO”

di Stefano Aluisini e Ruggero Dal Molin

Palazzo Morani - Sala Consiliare

PREVALLE (Brescia), 9 novembre 2024

Con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Prevalle e dei Comuni vicini, oltre che, come sempre, della Sezione di Brescia dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, dopo quelle di Forte Corbin (Altopiano dei Sette Comuni), di Palazzo della Loggia (Brescia), e di Palazzo Roberti (Bassano del Grappa), presso Sala Consiliare di Palazzo Morani a Prevalle (Brescia) si è tenuta a cura degli autori una nuova presentazione del libro “IL CAPITANO”. Con rare immagini d’epoca e un prezioso filmato del 1918 si sono ripercorse, in particolare sotto il profilo umano, le vicende che videro Emilio Lussu e i “Dimonios” della gloriosa Brigata “Sassari” calcare alcuni dei principali campi di battaglia nella Grande Guerra. Tra questi, in particolare, i Monti Fior, Castelgomberto e Zebio sull’Altopiano dei Sette Comuni.

Sullo sfondo di una trattazione di tipo storico-militare, come le tessere di un grande mosaico, sono state ricordate le relazioni, le amicizie, gli amori e le controversie che riguardarono, sia durante la guerra che negli anni successivi, le donne e gli uomini veri protagonisti di “Un anno sull’Altipiano” e che Lussu non volle o non poté citare nel suo libro. Argomenti trattati in modo approfondito nel volume “IL CAPITANO” dal quale sono stati mostrati alcuni dei rarissimi documenti d’epoca, toccando così tanto le corrispondenze private quanto i messaggi inviati nella foga della battaglia. Si sono potute inoltre vedere le quattro Medaglie al Valore conferite ad Emilio Lussu e ripercorrere anche la seconda parte della sua vita sino agli ultimi anni nei quali molte di quelle ferite interiori subite durante la Grande Guerra, e in particolare in quell’anno sull’Altopiano, troveranno in parte la loro guarigione (fotografie di Lifevideofoto Brescia - Camillo Mazzoleni).