monte zebio: l'epopea della brigata "sassari"
Il nome di Monte Zebio resterà per sempre legato alle epiche gesta della eroica Brigata “Sassari” il cui ricordo è stato eternato nelle pagine del famoso libro “Un anno sull’Altipiano”, scritto dai uno dei suoi più valorosi ufficiali, il Capitano Emilio Lussu del 151° Reggimento Fanteria. Accorsa dal Carso per contribuire ad arrestare la “Strafexpedition”, l’unità combatterà strenuamente fra i monti che coronano l’Altopiano di Asiago e che qui vedranno il sacrificio di numerosi reparti italiani. Come ad esempio l’intero presidio della Brigata “Catania”, sepolto dallo scoppio accidentale della mina alla “lunetta” dello Zebio l’8 giugno del 1917 che uccise 120 militari italiani, pochi giorni prima che nella parte settentrionale di questo settore si scatenasse la grande battaglia per l’Ortigara. Per volontà dei Comuni dell’Altopiano, il terreno che tuttora accoglie il cimitero di 218 Caduti della Brigata “Sassari” è stato recentemente ristrutturato e donato a quelli della Sardegna affinché i soldati che qui sacrificarono la loro giovane vita possano riposare in terra Sarda. E da allora, dietro la grande croce lignea, sventolano affiancate le bandiere del Veneto e della Sardegna. L’itinerario per raggiungerlo - e per visitare il Museo all’aperto di Monte Zebio - è descritto nella guida ai campi di battaglia dell’Altopiano, Volume IV - realizzata nel 2017 da Stefano Aluisini, Mario Busana e Ruggero Dal Molin (Edizioni Gaspari).
Nella fotografia di intestazione un bombardamento sullo Zebio (ASDM - Coll. Rodighiero)